nebbia
s.f.
-
condensazione di vapore che riduce la visibilità negia [ˈneːdʒa]
Exempi
appena è calata la nebbia, la temperatura si è abbassata di colpo
comme l’é callou a negia, a temperatua a s’é asbasciâ tutt’assemme
Arregòrdi
Oltre a negia, esistono altri termini genovesi che denotano fenomeni atmosferici simili, ciascuno con sfumature specifiche.
- Il sostantivo maschile caligo [kaˈliːɡu] indica la nebbia marina da avvezione, tipica della Liguria tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Si forma quando masse d’aria mite scorrono sopra il mare ancora freddo, che le fa condensare in minute goccioline sospinte verso la costa dalle brezze marine.
- Il termine gaigo [ˈɡajɡu] si riferisce invece a banchi di nubi basse che si adagiano sulle dorsali appenniniche centro-occidentali della Liguria, tipicamente causato da venti settentrionali che trasportano umidità dalla Pianura Padana.
- Infine, il sostantivo femminile macaia [maˈkajˑa] descrive una condizione meteorologica caratterizzata da cielo coperto, umidità elevata e assenza di vento, tipica della primavera. Questo fenomeno si verifica quando masse d’aria umida provenienti da sud (vento di scirocco) scorrono sopra il mar Ligure ancora freddo, causando la condensazione dell’umidità in nubi che si addensano sulla costa.
Polirematiche
Declinaçioin
f.s. | f.p. |
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negia | nege |