Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure

Conseggio ligure

Consiglio per il patrimonio linguistico ligure

Associazione per la promozione della lingua ligure

Il Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure (Consiglio per il patrimonio linguistico ligure) è un’associazione di persone impegnate nella promozione delle varietà romanze storiche della Liguria. In particolare, si propone di creare le condizioni per facilitare l’apprendimento del patrimonio linguistico della regione, sia a livello di ricerca scientifica sia a livello divulgativo.

Il Conseggio, in qualità d’organizzazione apartitica e apolitica, si propone inoltre di dialogare con le istituzioni per l’avvio di iniziative legate ai propri obiettivi. Per queste finalità, dispone di un comitato scientifico indipendente.

L’adesione al Conseggio è volontaria e aperta a tutti. Per contattarci potete scriverci all’indirizzo info@conseggio-ligure.org o sulla nostra pagina Facebook.

Ultime notizie

Sabato 30 marzo 2024

Collaborazione con l’Académie des langues dialectales

Académie des langues dialectales

I membri del Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure sono felici di annunciare l’avvio di una collaborazione reciproca con l’Académie des langues dialectales del Principato di Monaco, organizzazione dedicata allo studio, alla diffusione e alla protezione del monegasco e delle altre parlate liguri. L’Académie, fondata nel 1981 con l’autorizzazione del governo del Principato e il sostegno di S.A.S il principe Ranieri III, include linguisti e studiosi di fama internazionale. Ci preme ricordare, tra i membri passati dell’Académie, i linguisti Giulia Petracco Sicardi e Fiorenzo Toso.

Ringraziamo il presidente dell’Académie, il dott. Claude Passet, per questa collaborazione, che permetterà alle nostre associazioni di partecipare a progetti comuni in ambito linguistico.

Martedì 19 dicembre 2023

Convegno «Leggere e scrivere in genovese»

Il Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure organizza un convegno di studio e di riflessione sugli usi scritti del genovese. L’evento avrà luogo a Genova martedì 19 novembre, presso la sala dei Chierici della biblioteca Berio di Genova, dalle 14:00 alle 17:30.

Maggiori informazioni sul Convegno
Giovedì 16 novembre 2023

Zimme de braxa – Collana di letteratura ligure

Sono usciti i primi tre volumi di Zimme de braxa, in collaborazione con l’editrice Zona. Questa nuova collana si propone di offrire uno sguardo d’insieme sul vasto orizzonte della letteratura d’espressione ligure dall’epoca medievale ai nostri giorni, spaziando fra generi testuali, tematiche e aree linguistiche.

Maggiori informazioni su Zimme de braxa
Mercoledì 8 marzo 2023

Antologia della letteratura ligure

Il Conseggio è felice di presentare l’Antologia della letteratura ligure, un’opera realizzata da Alessandro Guasoni su nostra commissione.

Il lettore potrà farsi un’idea della progressiva evoluzione della letteratura genovese e ligure nel corso dei secoli, sia dal punto di vista linguistico, sia da quello dei contenuti: dalla poesia epico-civile dell’Anonimo o di Foglietta, all’ispirazione barocca e gongorista di Cavalli, dalla poesia comica di Piaggio, alla lirica di stampo paesaggistico-intimista di Firpo, tutte le tendenze sono presentate, definendo l’immagine di una letteratura complessa e ancora oggi di piacevole lettura.

Leggi l’Antologia
Domenica 2 ottobre 2022

Fiorenzo Toso

Il 24 settembre u.s. è prematuramente mancato il prof. Fiorenzo Toso, ordinario di linguistica generale presso l’Università di Sassari, ma in Liguria conosciuto principalmente per gli innovativi studi sul genovese, il suo lessico, la sua letteratura e la sua presenza oltremare. Ha tradotto numerose opere dal francese e dallo spagnolo in italiano e dall’italiano, dall’inglese e dallo spagnolo in genovese. Si occupava inoltre di temi relativi alle minoranze linguistiche in Italia e in Europa, di lessicografia e di studi etimologici. Per l’estensore di questa nota risulta particolarmente doloroso redigere il necrologio di Fiorenzo, sia perché ci conoscevamo da una vita, sia perché era uno dei sostenitori più convinti del mio modo di intendere la poesia in genovese. Fin dai tardi anni ‘70, quando entrambi partecipavamo al concorso di poesia Lauro d’Oro, a quando inserì i miei testi nella fondamentale antologia Letteratura genovese e ligure (Marietti, 1989-1991), a quando fondò e diresse la collana di letteratura A Parma per le edizioni Le Mani, fino alla grammatica scritta a quattro mani Il genovese in tasca (Assimil, 2010) e alle recenti collaborazioni alla collana E restan forme, dell’editrice Zona, le nostre scelte in materia linguistica e anche estetica procedettero di pari passo. In poesia e in prosa, Toso è infatti stato il primo, nei tempi moderni, a farsi fautore di una lingua genovese letteraria, in certo modo aulica, ma atta anche a ogni uso contemporaneo, appoggiandosi ad approfonditi studi del genovese classico e a recuperi lessicali dai testi del passato, specie di età barocca, così come dal genovese periferico tuttora parlato. La sua battaglia per il riconoscimento dell’importanza sia storico-sociale, sia letteraria del genovese, gli costò, specie agli inizi della sua carriera accademica, diffidenze e incomprensioni, ma ottenne un importante successo con la mostra Il Genovese – Storia di una Lingua, da lui organizzata presso l’Archivio di Stato nel settembre 2017, evento che rappresentò un traguardo già solo dal titolo, poiché in un ambito istituzionale e con gran risalto veniva usato, con riferimento al genovese, il termine «lingua» e non «dialetto». In una vita interamente dedicata a questo scopo preciso, oltre che alla famiglia, altro punto fermo nella sua vita, Toso ha prodotto una quantità di testi scientifici e letterari stupefacentemente folta e accurata, quasi sapesse che il tempo concessogli a disposizione non era molto, e seguisse il consiglio dell’Anonimo, padre medioevale della nostra letteratura, posto a epigrafe della Storia linguistica della Liguria (Recco-Genova, 1995): «Lavore, quando è saxon / l’omo, avanti che passe l’ora: / a compir un faito bon / non è mai da dar demora». (Rima LXXVIII)

Alessandro Guasoni