Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure

Conseggio ligure

Consiglio per il patrimonio linguistico ligure

Associazione per la promozione della lingua ligure

Il Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure (Consiglio per il patrimonio linguistico ligure) è un’associazione di persone impegnate nella promozione delle varietà romanze storiche della Liguria. In particolare, si propone di creare le condizioni per facilitare l’apprendimento del patrimonio linguistico della regione, sia a livello di ricerca scientifica sia a livello divulgativo.

Il Conseggio, in qualità d’organizzazione apartitica e apolitica, si propone inoltre di dialogare con le istituzioni per l’avvio di iniziative legate ai propri obiettivi. Per queste finalità, dispone di un comitato scientifico indipendente.

L’adesione al Conseggio è volontaria e aperta a tutti. Per contattarci potete scriverci all’indirizzo info@conseggio-ligure.org o sulla nostra pagina Facebook.

Ultime notizie

Domenica 3 agosto 2025

Nuovi titoli della collana “Zimme de braxa”

La collana di letteratura Zimme de braxa, avviata nel novembre 2023, ha festeggiato in primavera il traguardo dei primi dodici titoli. Agli iniziali volumi dedicati al teatro settecentesco di Stefano De Franchi (1. Ro mêgo per força), alle favole savonesi di Giuseppe Cava (2. Föe moderne) e alle poesie in dialetto di Carrosio di Roberto Benso (3. Ei fóe dei ferguò) si sono aggiunti un’antologia di prosa giornalistica novecentesca (5. Zena, rivista trimestrale 1958-1959), testi di Alessandro Guasoni di teatro (6. Nuvie reusa a-o tramonto / Giacomiña) e narrativa breve (10. Conti curti), l’opera poetica completa in volume di Plinio Guidoni (11. A stissa ch’a ciòcca into veuo. Poexie 1969-1990), un’antologia dei canti e della letteratura della Resistenza in Liguria (12. Sotta à chi tocca!) e le raccolte di poeti contemporanei come Danila Olivieri (4. ), Andreina Solari (8. Penscëi mai diti), Anselmo Roveda (7. Abrexê do çê) e Paolo Besagno (9. Gh’é o vento ch’o mescia). Tutti i volumi, come consuetudine di collana, sono corredati di apparati che indagano la dimensione letteraria, storica e linguistica della letteratura in ligure.

Maggiori informazioni su Zimme de braxa
Sabato 2 agosto 2025

Premio Ischitella–Pietro Giannone

La 22ª edizione del Premio Ischitella–Pietro Giannone, uno dei più prestigiosi concorsi per una raccolta poetica inedita nei dialetti d’Italia, vede tra i vincitori, come secondo classificato, il nostro socio Anselmo Roveda con la raccolta in genovese Santacroxe de l’ascoso sentî (Abbecedario del recondito sentire). Prima è Grazia Scuderi, con la raccolta in siciliano Primintiu (Primizie), mentre terza è Andreina Trusgnach, con la raccolta Med razpoki (Fra le pieghe), in dialetto sloveno delle Valli del Natisone (UD). In oltre venti anni di Premio è la prima volta che un poeta ligure figura tra i vincitori. Inoltre quest’anno tra i dodici finalisti selezionati compaiono i nomi di altri due poeti liguri: l’altro nostro socio Alessandro Guasoni, anche presidente onorario del Conseggio, con Tutta a vitta d’azzardo ò zugou (Tutta la vita d’azzardo ho giocato) in genovese, e Amilcare Mario Grassi, con Dorzòe de càn (Tenerezza del cane) in spezzino. Una selezione delle poesie dei tre autori liguri è pubblicata sul n. 114-115 della rivista «Periferie».

Mercoledì 2 aprile 2025

Atti del «Convegno internazionale di studio e riflessione sul patrimonio linguistico della regione intemelia»

Copertina degli atti

Nel mese di marzo sono stati pubblicati gli atti del «Convegno internazionale di studio e riflessione sul patrimonio linguistico della regione intemelia», tenutosi a Ventimiglia lo scorso 5 ottobre 2024 a cura dell’Académie des langues dialectales (Monaco), della Cumpagnia d’i Ventemigliusi (Ventimiglia) e del Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure (Genova). Gli atti, a cura di Stefano Lusito, possono essere acquistati sul sito dell’Académie des langues dialectales al prezzo di 20€.

Qui il sommario:

Claude Passet, Premessa. – Marco Scullino, Preambolo. – Stefano Lusito, Presentazione. – Claude Passet, Lo studio scientifico del monegasco : inventario e progetti. – Alberto Sismondini, La «Cumpagnia d’i Ventemigliusi» dalla «Barma Grande» a «Intemelion» : verso i cento anni di studi sui dialetti dell’area intemelia. – Werner Forner, Una classe nominale non antica nei dialetti intemeli (e altrove). – Dalila Dipino, Lorenzo Filipponio, Davide Garassino, Ai confini della Liguria occidentale: opportunità e limiti della ricerca sul campo. – Andrea Capano, Un possibile arcaismo fonetico in ventimigliese: sugli esiti -[b]- da -P- e -[br]- da –PR–. – Roberto Moriani, Il lessico pastorale brigasco nella toponomastica delle Alpi liguri. – Sylvie Leporati, Isabelle Albanese, Insegnare e trasmettere il monegasco, dalla scuola ai corsi per adulti. – Rita Zanolla, Insegnare il dialetto a Ventimiglia? Uno sguardo tra passato e futuro. – Stefano Lusito, Il caso del monegasco fra prerogative istituzionali, normazione linguistica e didattica : un possibile modello per le parlate liguri ? – Giorgio Oddone, Le parlate liguri : segno di identità, dalla provincia al mondo.

Martedì 5 novembre 2024

Conferenza «Dall’Anonimo genovese alle prose politiche: forme ed usi del volgare genovese in epoca medievale»

Manifesto della conferenza

Il prossimo 5 novembre alle 16.30 si terrà all’Archivio Storico del Comune di Genova la conferenza «Dall’Anonimo genovese alle prose politiche: forme ed usi del volgare genovese in epoca medievale» di Stefano Lusito.

Con ogni buona ragione, l’Anonimo Genovese – vissuto a cavallo fra XIII e XIV secolo, la cui produzione ci è giunta finora in due diversi codici manoscritti – può essere considerato il fondatore non solo della letteratura, ma dell’intero uso scritto del genovese quale idioma dotato di una propria funzionalità comunicativa e di un preciso valore identitario. In particolare, la forte componente «civile» del suo canzoniere – rivolta all’esaltazione delle glorie patrie, al richiamo spesso puntuale di aspetti demografici e urbanistici della capitale regionale e alla critica delle lotte interne al Comune – ne rende la produzione un documento estremamente significativo per la comprensione di vari elementi che descrivono la storia di Genova in epoca bassomedievale.

A partire dai decenni successivi all’opera dell’Anonimo («riscoperta» solo a inizio dell’Ottocento, ma verosimilmente nota nei secoli precedenti) il genovese vide espandere i propri usi sia come mezzo di trasmissione di conoscenze e saperi (soprattutto in volgarizzamenti e traduzioni di testi d’ampia circolazione in area romanza), sia come lingua della cancelleria locale – accanto al latino – in documenti amministrativi e politici redatti ora in continente, ora nelle colonie commerciali del Comune di Genova sparse all’interno del Mediterraneo. In genovese, ad esempio, fu tradotto un trattato stipulato nel 1380 in Crimea con il khan dei Tartari, e ancora nel 1473 il sultano ottomano Maometto II si servirà del genovese per comunicare ai genovesi di stanza a Chio la sua vittoria in battaglia contro un rivale a capo di una confederazione turcomanna.

La conferenza, partendo dalla produzione dell’Anonimo Genovese (i cui due codici di attestazione sono attualmente esposti nell’ambito delle iniziative di «Ianua – Genova nel Medioevo»), presenterà forme e contenuti della raccolta dell’autore, per menzionare successivamente i principali usi dell’idioma locale in epoca medievale. Durante la presentazione verrà inoltre passata in breve rassegna, ed esemplificata nei suoi aspetti generali, l’evoluzione interna del genovese dalle fasi più antiche di attestazione fino ai giorni nostri.

Sabato 5 ottobre 2024

Convegno internazionale di studio e riflessione sul patrimonio linguistico della regione intemelia

Manifesto del convegno

Il prossimo 5 ottobre si terrà a Ventimiglia un “Convegno internazionale di studio e riflessione sul patrimonio linguistico della regione intemelia”. L’iniziativa è organizzata congiuntamente dall’Académie des langues dialectales di Monaco, dalla Cumpagnia d’i Ventemigliusi di Ventimiglia e dal Conseggio pe-o patrimonio linguistico ligure.

Il convegno si svolgerà dalle 9 alle 16 nella sala parrocchiale di Sant’Agostino a Ventimiglia (piazza Bassi 1), nei pressi della stazione ferroviaria. È prevista una pausa pranzo tra le 12 e le 14.

L’obiettivo del convegno è di fare il punto sia sullo stato delle ricerche, sia sulle possibilità di trasmissione e promozione delle varietà linguistiche della regione intemelia. Parteciperanno i seguenti relatori:

Claude Passet (L’étude scientifique du monégasque : état des lieux et desiderata); Alberto Sismondini (La «Cumpagnia d’i Ventemigliusi» dalla Barma Grande a Intemelion: verso i cento anni di studi sui dialetti dell’area intemelia); Werner Forner (Una classe nominale non antica nei dialetti intemeli (e altrove)); Dalila Dipino (Ai confini della Liguria occidentale: un’inchiesta sul campo); Andrea Capano (Un possibile arcaismo fonetico in ventimigliese: sull’esito -[b]- da -P-); Roberto Moriani (Il lessico pastorale brigasco nella toponomastica delle Alpi Liguri); Isabelle Albanese e Sylvie Leporati (Insegnare e trasmettere il monegasco, dalla scuola ai corsi per adulti); Rita Zanolla (Insegnare il dialetto a Ventimiglia? Uno sguardo fra passato e futuro); Stefano Lusito (Il caso del monegasco fra prerogative istituzionali, normazione linguistica e didattica: un possibile modello per le parlate liguri?); Giorgio Oddone (Le parlate liguri: segno di identità, dalla provincia al mondo).

È prevista la pubblicazione degli atti.

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