Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure

Conseggio ligure

Domande frequenti

Questa pagina raccoglie alcune delle domande più frequenti che ci vengono fatte sul ligure.

Avete delle altre domande? Potete scriverci all’indirizzo info@conseggio-ligure.org.

Cos’è il ligure?

Per “ligure” s’intende l’insieme delle parlate della Liguria, comprese le forme locali del Principato di Monaco e delle comunità tabarchine nelle isole della Sardegna.

Nonostante la denominazione storica per le varietà linguistiche della Liguria sia “genovese” (zeneise), oggigiorno la forma “ligure” sta guadagnando una certa preferenza, soprattutto nel mondo scientifico.

Carta linguistica della Liguria. Da La letteratura ligure in genovese e nei dialetti locali, vol. I di F. Toso, Le Mani, 2009, aggiornata da Stefano Lusito.

Come fare per imparare il genovese e le altre parlate liguri?

Il genovese e le altre parlate liguri sono facili da imparare, specialmente per chi parli già un’altra lingua romanza come l’italiano, il francese o lo spagnolo. Il collegamento sottostante vi porterà alla nostra lista di materiali consigliati per chi vuole imparare: dizionari, grammatiche e altri testi introduttivi.

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Una volta imparate le basi, la strategia migliore è di buttarsi e mettersi a leggere e ad ascoltare dei contenuti in lingua, e provare anche a parlare e a scrivere.

Molti principianti, soprattutto quelli che non hanno la possibilità di sentir parlare in casa, si concentrano principalmente sullo scritto senza prestare attenzione al parlato. Come per tutte le lingue, compreso l’italiano, il sistema di scrittura non è in grado di catturare tutte le sfumature di pronuncia di un locutore madrelingua. Benché vi sia una grande quantità di proposte di grafie più o meno fonetiche, passare troppo tempo a concentrarsi su questi aspetti ha il rischio di portare ad un falso senso di sicurezza e a delle forti lacune nella propria competenza linguistica. Il nostro consiglio è quindi quello di non trascurare la lingua parlata.

Nella pagina delle letture consigliate abbiamo alcune tra le nostre letture preferite, consigliate anche per chi vuol imparare: libri, riviste, collezioni di storie brevi e contenuti di altra natura.

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Che ligure si usa qui?

In questo sito viene usata la varietà di ligure parlata nella prima città della regione: il genovese cittadino (zeneise çittadin). È l’unica varietà di ligure con una produzione letteraria continua dal XIII secolo fino ad oggi. Per il prestigio che si è guadagnato nei secoli, il genovese ha di fatto, tra le parlate della Liguria, la posizione di lingua letteraria e di parlata comune.

Come si scrive il ligure?

La lunga storia del genovese come lingua scritta ha portato nei secoli alla formazione e all’evoluzione di un sistema di scrittura. La grafia utilizzata in questo sito è quindi quella della tradizione letteraria della Liguria, basata su quella dei giornali genovesi degli ultimi tre secoli.

Le norme ortografiche precise in uso sono quelle messe a punto da un comitato di giornalisti, scrittori e accademici per la pagina in genovese del giornale «Il Secolo XIX» e per altre iniziative (Parlo Ciæo: la lingua della Liguria, a cura di A. Acquarone, 2015, De Ferrari).

Ci sono differenze tra “ligure” e “genovese”?

Come già scritto in precedenza, fino ad un’epoca abbastanza recente l’aggettivo “genovese” (zeneise, francese génois, ecc.) veniva ancora usato per riferirsi all’insieme delle parlate della Liguria, da La Spezia a Ventimiglia (o addirittura Monaco). Oggi, invece (soprattutto nel mondo scientifico), si tende a chiamare “genovesi” quelle varietà del centro della regione più influenzate dalla varietà della capitale, mentre “ligure” è usato per riferirsi alle parlate della regione in generale. Spesso ancora al giorno d’oggi, però, non è inusuale (soprattutto in lingue che non siano l’italiano) leggere ad esempio les parlers génois per “le parlate della Liguria”.

Ci sono differenze tra il genovese ed il savonese?

Nonostante in antichità il savonese fosse più vicino alle varietà parlate nella porzione di ponente della regione che al genovese, al giorno d’oggi la parlata di Genova e quella di Savona sono quasi identiche a causa dell’influenza e del prestigio del genovese (inteso, in questo caso, come la parlata della capitale della regione). Tra la parlata di Genova e quella di Savona di oggi non ci sono più differenze che tra quella di Genova e quella di Chiavari, e speso certe caratteristiche del savonese contemporaneo (come la velarizzazione di -[aː]-) si trovano pure in tante altre parti della regione, anche in punti molti vicini a Genova.