La battaglia di Portofino (XVI sec.)
Opera d’un anonimo poeta sostenitore di casa Doria, sempre pronto a seguire i suoi padroni e assecondarli nei loro cambi di bandiera, come si può vedere anche nella canzone sul sacco di Genova del 1522, quest’altra canzone sulla battaglia di Portofino del 1526 fu scritta a sostegno dei francesi, dei quali in quel momento il Doria era alleato contro gli spagnoli. Non passeranno molti anni che il Doria lascerà anche questi alleati per schierarsi dalla parte della Spagna. Il senso di unità d’un popolo che animava le poesie dell’Anonimo genovese, è qui sparito completamente, per lasciare il posto alla celebrazione d’una sola famiglia, mentre il territorio ligure è solo un campo di battaglia. La lingua è la più decadente che si possa immaginare, e suonano stravaganti gli accenni classici a Nerone, a Domiziano e ai Troiani.
Ognun crida «Franza, Franza!»
viva la nobile fiore delixi
da abater i soi nemixi
Dio li daga la posanza.
Ognun crida «Franza Franza»
A San Geronimo larmiraglia
hera con Andrea Doria
he Madalon de dar bataglia
aspetava cun gran gloria
el capitano Antonio Doria
vide apizata la bataglia
tutti insieme cum larmiraglia
gli andon senza dimoranza
Ognun crida «Franza Franza»
Subito che quei de Spagna
videro la grande armata
fugirno ala montagna
como gente disperata
de Spagna lason larmata
galere nave e galion
asai ne corse ai bastion
per magior asiguranza
ognun crida «Franza Franza»
El signor de Moreta
de l’armata armiraglia
se caciò molto in freta
dove se dava la bataglia
subito quei de Bischagia
cominsorno aver paura
he fugirno a la ventura
havendo gran dubitanza.
Ognun crida «Franza Franza»
El nobile Andrea Doria
a ciascun fava bon animo
ai figlioli che gran gloria
hogi qui acquistamo
larmata certo pigliamo
se tra noi he bon governo
questa gloria in eterno
durerà con honoranza.
Ognun crida «Franza Franza»
El capitan Madalon
pareva indiavolato
più crudele che un Neron
contra al populo ostinato
del bon cor determinato
asbefar sua superba
he mandargli tuti alerba
per la sua crudel roganza.
Ogniun crida «Franza Franza»
Se vedeva Antonio Doria
feroce quanto un Domicio
de asbasar avia memoria
de Spagnoli el crudel vicio
ello ha el ciel propitio
in ogni aspera guerra
a mandare la gente in terra
non fe tropa demoranza
Ogniun crida «Franza Franza»
I Francesi ai bastion
crudelmente combatevano
he la gente Daragon
molto ben se defendevano
con artagliaria non possevano
tirare de alto al bass
ma con prede he grossi sas
facevano gran vendicanza.
Ognun crida «Franza, Franza!»
El glera un franco campion
el qual pareva un satanaso
i spagnoli da i bastion
faceva saltar al basso,
questo he quel Nicholo Graso
capitanio de larmiraglia
che in quella aspera bataglia
demostro una gran posanza.
Ognun crida: «Franza Franza!»
I Francesi attendevano sparare
tanti schiopi e archibusi
Spagnoli fen maravigliare
per che a questi non son usi
he reston tuti confusi
non se podeva più defendere
se cercon presto de se rendere
he domandarli perdonanza.
Ognun crida: «Franza Franza!»
I Francesi se deportorno
animosi quanto troyani
Portofin he larma pigliorno
al despeto de li Ispani
quanti Spagnoli he Catelani
son restati morti in terra
che i morti facian più guerra
non habiati dubitanza.
Ognun crida: «Franza Franza!»
Traduzione italiana
Ognuno grida: «Francia, Francia!»
Viva il nobile fiordaliso
di abbattere i suoi nemici
Dio dia loro il potere.
Ognuno grida «Francia Francia»
A San Gerolamo la nave ammiraglia
aveva a bordo Andrea Doria,
mentre Madalon con grande gloria
aspettava di dar battaglia,
tutti insieme con l’ammiraglia
vi andarono senza indugio.
Ognuno grida «Francia Francia» ecc.
Non appena gli spagnoli
videro la grande flotta,
fuggirono alla montagna
come gente disperata,
lasciarono la flotta spagnola
con galere navi e galeoni,
molti corsero ai bastioni
per maggior sicurezza
Ognuno grida ecc.
Il signore di Moreta
ammiraglio della flotta
si lanciò molto in fretta
dove era più fitta la battaglia,
subito quelli di Biscaglia
cominciarono ad aver paura
e fuggirono alla ventura,
essendo in forte dubbio.
Ognuno grida ecc.
Il nobile Andrea Doria
infondeva coraggio a tutti
«Su, figlioli, ché grande gloria
oggi qui acquisteremo
certo prenderemo la flotta
se ci comportiamo bene
questa glora in eterno
durerà con onore».
Ognuno grida ecc.
Il capitano Madalon
sembrava indiavolato
più crudele di Nerone
contro il popolo ostinato
in tutto e per tutto determinato
a beffare la sua superbia
e mandarli tutti sotto terra,
per la loro crudele arroganza.
Ognuno grida ecc.
Si vedeva Antonio Doria
feroce quanto un Domizio
aveva in mente di abbassare
il crudele vizio degli Spagnoli
in ogni aspra guerra
a mandare la gente sotto terra
non ebbe troppi indugi.
Ognuno grida ecc.
I francesi ai bastioni
aspramente combattevano
e la gente d’Aragona
molto bene si difendevano
con artiglieria non potevano
tirare d’alto in basso
ma con pietre e grossi sassi
traevano gran vendetta.
Ognuno grida ecc.
C’era un campione francese
che sembrava un satanasso
gli spagnoli dai bastioni
faceva saltare in basso
costui è quel NIcolò Grasso
capitano dell’ammiraglia
che in quell’aspra battaglia
dimostrò una gran potenza.
Ognuno grida ecc.
I francesi sparavano
con tanti fucili e archibugi
fecero meravigliare gli spagnoli
che a questi non sono abituati
e restarono tutti confusi
non si potevano più difendere
cercarono presto di arrendersi
e chiedere perdono.
Ognuno grida ecc.
I francesi ebbero un comportamento
animoso come quello dei troiani
presero Portofino e l’armata
a dispetto degli spagnoli
quanti spagnoli e catalani
sono rimasti morti in terra
state pur certi
che i morti non faranno più la guerra.
Ognuno grida ecc.