precisamente
-
in modo preciso o esatto con preçixon [kuŋ presiˈʒuŋ] ~ [kuŋ pretʃiˈʒuŋ]
Esempi
calcoliamo precisamente la traiettoria
carcolemmo a traiettöia con preçixon
-
alla perfezione, a pennello à chiffo [a ˈkifˑu]
Esempi
gli ingranaggi dell’orologio combaciano precisamente
e reue do releuio combaxan à chiffo
-
rafforzativo: proprio, esattamente giusto [ˈdʒystu]
pròpio [ˈprɔpˑju]
Esempi
è precisamente quello che vi stavo raccontando pochi minuti fa
l’é giusto quello ch’ea apreuvo à contave che l’é quarche menuto!
-
rafforzativo, usato come conferma pròpio coscì [ˈprɔpˑju kuˈʃi]
Esempi
precisamente, hai ragione!
pròpio coscì, t’æ raxon!
Per saperne di più
Sostituzione di -ç- con -c- italianizzante
È oggi abbastanza frequente, soprattutto nel parlato informale, la sostituzione delle forme genovesi in -ç- con quelle italianizzanti in -c-. Si trova quindi, per esempio, la forma genuina çentro [ˈseŋtru] “centro” sostituita con l’italianismo centro [ˈtʃeŋtru], çerto [ˈsɛːrtu] “certo” sostituito con certo [ˈtʃɛːrtu], ecc.
In questo dizionario, anche per promuovere il recupero delle forme genuine, si riportano quelle con -ç-, considerando anche che graficamente non si allontanano molto da quelle che occasionalmente possono aver maggior diffusione, non generando quindi difficoltà di lettura anche per chi è abituato alle forme italianizzanti.
In accordo con questo approccio, si è scelto di trascrivere e presentare con -ç- anche quelle forme che nella pronuncia presentano, almeno storicamente, la realizzazione -[s]- rispetto a -[tʃ]- di matrice italianizzante, come proçesso [pruˈsɛsˑu] “processo” rispetto a processo [pruˈtʃɛsˑu] o soçietæ [susjeˈtɛː] “società” rispetto a societæ [sutʃeˈtɛː], nonostante nell’uso generale sia ormai invalsa la pronuncia con consonante affricata; lo stesso vale per prestiti da altre lingue come biçicletta [bisiˈkletˑa] “bicicletta” (< dal francese bicyclette [bisiˈklɛt]).