DEIZE
contemporaneo
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che appartiene al presente d’ancheu
[d aŋˈkøː] da giornâ d’ancheu
[da dʒurˈnaː d aŋˈkøː] contemporaneo
[kuŋteŋpuˈranˑew] ~ [kuŋteŋpuˈranˑju] ~ [kuŋteŋpuˈraɲˑu] preferisco la musica contemporanea a quella classica
m’é ciù cao a muxica d’ancheu che quella clascica
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che avviene nello stesso momento o periodo contemporaneo
[kuŋteŋpuˈranˑew] ~ [kuŋteŋpuˈranˑju] ~ [kuŋteŋpuˈraɲˑu] due guerre contemporanee hanno sconvolto il paese
doe guære contemporanee an sciätou o paise
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persona vissuta nello stesso periodo di un’altra; chi vive nel presente contemporaneo
[kuŋteŋpuˈranˑew] ~ [kuŋteŋpuˈranˑju] ~ [kuŋteŋpuˈraɲˑu] i suoi contemporanei non capirono il suo genio
i seu contemporanei no an accapio o seu genio
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Pronuncia della desinenza atona -eo
La desinenza atona -eo realizza un suono che può oscillare, a seconda dei casi, tra [ɔw ~ ju ~ ew].
Per ragioni di coerenza si ritiene opportuno mantenerla, così come fanno molti autori, per quei termini che la avevano in origine e che hanno tuttora il plurale in -ei. Da angeo [ˈaŋdʒɔw] “angelo” si avrà quindi angei [ˈaŋdʒej], da umeo [ˈymˑju] “umido” e “umile” si avrà umei [ˈymˑej ~ ˈymˑi], ecc.
Nesso [nj] in genovese urbano
Il nesso [nj] a inizio di parola e fra vocali viene spesso realizzato in genovese urbano e varietà affini come[ɲ] (il suono di “gn”).
Si ha quindi la pronuncia [ˈɲaːtri] per niatri (“gnatri”), [iɲeˈsjuŋ] per inieçion (“igneçion”), [ˈaɲˑa] per ania (“agna”), ecc.
Si noti che i maschili singolari che terminano in -nio [-ɲˑu] al plurale terminano regolarmente in -nni [-nˑi]: testimònio [testiˈmɔɲˑu] > testimònni [testiˈmɔnˑi], capitanio [kapiˈtaɲˑu] > capitanni [kapiˈtanˑi], ecc.
Polirematiche
Declinazioni
| m. s | m. p | f. s | f. p |
|---|---|---|---|
| contemporaneo | contemporanei | contemporanea | contemporanee |